Solo un anno fa. Torino. Il presagio di un tempo attuale in uno scatto
Pausa. Fermatevi. Pausa. Malinconia negli occhi persi oltre i riflessi di una vetrina fra libri di cucina …“Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona, vedo glia amici ballare ma tu non sei qui con me …” “Corri pensiero… va’ da lui… e portalo da me. Vola pensiero digli che sono quella che sono. Un caso inconcepibile come ogni caso. Ma unica. Non ne trova un’altra come me, come io non troverò un altro come lui.” Nasciamo soli e pensiamo di essere un intero. E lo siamo. SIAMO UNICI E IRRIPETIBILI. Ognuno di noi è speciale! Siamo nati per sperimentare la nostra unicità. Possiamo condividere tante cose in comune, dai pensieri ai sentimenti alle emozioni ma poi rimarrà sempre qualcosa di profondamente nostro che non può essere di nessun altro.
 Ciò che fa sì che ognuno di noi sia diverso dall’altro!
 Poi accade che incontri altri occhi, altre labbra e ti accorgi che ciò credevi UNO in realtà è mezzo. Che vivi, corri, lavori, fai pause, ma ti senti monca. La tua energia è potente solo quando unita alla sua esplode ed è allora che anche i ciechi vedono ciò che gli occhi non rimandano loro.
 Che begli occhi hai ragazza. Che sguardo malinconico e assorto. Quanto sei bella. Sogna, anche se è giorno. Sogna un amore ballerino. Danza fra le sue braccia e condividi con lui il cammino. Il filo rosso lega i vostri sorrisi. I vostri piedi saltano su carboni ardenti. Giocatevi le vostre carte, tutte senza temere di perdere alla partita di un’esistenza vissuta appieno. Giocate “a carte scoperte”, ma celate il vostro prezioso cuore.
Silenzio. Fermi. Giù le carte. Sospeso. Respiro trattenuto.
Pausa. Fermati. L’indifferenza umana negli occhi. Non correre: “Mamma perché siamo qui?. Mamma ho freddo e questa stazione è in un luogo qualunque di un posto uguale a molti altri. Non esistono confini mamma ma una solo grande Universo. Non ho paura se sei accanto a me. Non importa come mi vedono gli altri. Mi hai insegnato che ciò che conta è come mi vedo io. Nulla è insuperabile. Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. Mamma sorridi. Fa scaldare anche le mie mani ed il mio cuore intorno a quel bicchiere di tè.  Sorridi Mamma. Il sorriso dura un istante. Il suo ricordo può durare tutta la vita”
Torino. Cina. Mondo. Presagio. Pausa. Dice il saggio: “Che tu sia un re o un primo ministro, che tu sia un falco predatore o un timido passero, che tu sia libero di amore mistico o un pio eremita, finché non avrai conosciuto te stesso sarai solo un presuntuoso. Già! Guarda bene ora, guarda oltre ciò che pensi di vedere, lì proprio a fianco a te un’anima neanche troppo celata ti indica la via. Sta a te piccola seguirla. Noi grandi abbiamo perso la voglia di giocare. Noi grandi non sappiamo più ridere. Noi grandi non sappiamo accarezzare ne dire parole sincere. Ci vergognamo, taciamo e corriamo, corriamo, corriamo. QUESTI GRANDI, PICCOLA BIMBA DAGLI OCCHI CALDI D’ORIENTE NON SANNO PIÙ SOGNARE. MA TU SOGNA, SOGNA, VOLA ALTO DOVE SOLO TU SAI OSARE ARRIVARE. NON PORTI LIMITI NON FARTI SOFFOCARE, NON FARTI TOGLIERE IL RESPIRO NEMMENO DA UN PULVISCOLO APPICCICATO AI POLMONI!”
Ascoltate BAMBINE, ascoltate! Dall’altoparlante Vecchioni canta:
E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l’amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c’è qualcuno che deve vederlo
Sogna, ragazzo sogna
Quando sale il vento
Nelle vie del cuore
Quando un uomo vive
Per le sue parole
O non vive più
Sogna, ragazzo sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo
Fallo pure tu
Sogna, ragazzo sogna
Quando cade il vento ma non è finita
Quando muore un uomo per la stessa vita
Che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
Non cambiare un verso della tua canzone
Non lasciare un treno fermo alla stazione
Non fermarti tu
Lasciali dire che al mondo
Quelli come te perderanno sempre
Perché hai già vinto, lo giuro
E non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano
Su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande
Di questa piccola cosa che è la vita
E la vita è così forte
Che attraversa i muri per farsi vedere
La vita è così vera
Che sembra impossibile doverla lasciare
La vita è così grande
Che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo
Convinto ancora di vederlo fiorire
Sogna, ragazzo sogna
Quando lei si volta
Quando lei non torna
Quando il solo passo
Che fermava il cuore
Non lo senti più
Sogna, ragazzo, sogna
Passeranno i giorni
Passerà l’amore
Passeran le notti
Finirà il dolore
Sarai sempre tu
Sogna, ragazzo sogna
Piccolo ragazzo
Nella mia memoria
Tante volte tanti
Dentro questa storia
Non vi conto più
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio
Sulla scrivania
Manca solo un verso

 a quella poesia
Puoi finirla tu

TORNA FRA NOI VITA. Sii testimonial di nuovi percorsi e di segni indelebili di ciò che non può più essere. Ridacci la speranza perché se non potremo correre impareremo a volare.
                        Malù Lattanzi